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Come migliorare la gestione ospedaliera dei pazienti grazie a una soluzione virtuosa
Tra gli ambiti più reattivi all’accelerazione digitale impressa dalla pandemia figura la sanità.
Tre responsabili IT su quattro, attivi in aziende o enti di settore, hanno adottato o sperimentato, in seguito al diffondersi del Covid-19, tecnologie di AI (74%), Internet of Things (76%) e apprendimento automatico (71%).
Nel 2019 la telemedicina veniva utilizzata dall'11% dei consumatori, che nel 2020 sono diventati il 46%. A dirlo è una ricerca di HPE Aruba, Taking healthcare to the Edge, ricerca condotta intervistando 297 responsabili IT a livello globale, attivi in strutture sanitarie in cui sono impiegati almeno 500 dipendenti. Di questi, l’86% sostiene che l’urgenza sia anzitutto nell'implementazione di sistemi per l'elaborazione dei dati in locale sull'edge. Oltre ad esso, il focus è anche sull’Intelligenza Artificiale, preziosa su più livelli, come quello di aiutare i ricercatori nel convertire i dati acquisiti in elementi di diagnosi e cura dei pazienti, o in quello di liberare i team IT dalle incombenze ordinarie per farli concentrare sulla gestione della trasformazione digitale.
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Come vivere al meglio l’esperienza ospedaliera?
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Un terzo elemento, molto importante a riguardo, è il cloud, che consente di moltiplicare gli spazi nelle infrastrutture di rete e di caricarvi applicazioni prodotte anche da fornitori esterni, oltre che naturalmente dalla casa madre.
In questo video Andrea Galeazzi racconta come Aruba HPE fornisca soluzioni in ambito healthcare che vanno da access point per reti Wi-Fi, Bluetooth o altri protocolli tramite i quali è possibile dialogare con più dispositivi (smartphone, tablet, device di uso professionale) e di farlo in maniera intelligente, suddividendo la banda disponibile e allocandola con priorità diverse.
A consentirlo è il Wi-Fi 6 di Aruba HPE, che dall’autenticazione riconosce che tipo di utente sia utilizzando la rete e con quale dispositivo per assegnare una priorità all’utente nel modo più opportuno.
Sempre nel video Andrea mostra uno dei dispositivi capaci di quella interazione. Zebra Mobile Tc-21 HC è un palmare che dialoga con la rete Aruba HPE per guidare l’esperienza dell’utente/paziente dal momento dell’ingresso nella struttura sanitaria a quello della sua uscita, e il lavoro del personale medico e sanitario. Mat, dalla prima linea di una visita medica, spiega come questa combinazione sia in grado di gestire con efficacia ogni aspetto della vita ospedaliera organizzando in maniera dinamica gli appuntamenti, con lo spostamento in automatico delle visite nel momento in cui il paziente non riuscisse a onorare l’appuntamento già fissato, o anche guidando il paziente stesso verso la sala in cui deve recarsi (soprattutto quando si tratta di grandi ospedali).
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Keyword: Edge Computing e Intelligenza Artificiale
Le potenzialità del dispositivo Zebra e dell’infrastruttura Aruba HPE traducono in pratica la virtuosa sinergia tra Intelligenza Artificiale ed Edge Computing, due delle parole chiave più pronunciate quando si disegna il futuro della tecnologia, e che tuttavia costituiscono già ora un presente estremamente generoso con chi investe sempre più risorse nell’aumento delle capacità di calcolo delle proprie strutture IT. Sia nel settore pubblico sia nel privato, le organizzazioni elaborano ai margini delle proprie reti quantità di dati sempre maggiori. E proprio quei margini - gli edge - sono i luoghi in cui avviene l’interazione degli utenti con i dispositivi e con le funzioni digitali: nei prossimi due anni oltre la metà dei dati sarà generata qui, fuori quindi dal cloud o dai data center.
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