Sicurezza dati aziendali: meglio cloud oppure on premise?
La sicurezza dei dati aziendali è un tema predominante nel business moderno.
Aziende sempre più informatizzate ed interconnesse necessitano di sistemi che difendano computer, server, dispositivi mobili, sistemi elettronici, reti e dati dagli attacchi dannosi.
In più, il GDPR del 2018 ha responsabilizzato legalmente tutte le aziende che possiedono dati di utenti, obbligandole ad adottare misure idonee alla preservazione dell’integrità e alla non diffusione dei dati stessi.
Non è sicuramente un compito facile: ogni anno le minacce proposte da hacker sempre più esperti aumentano e si evolvono.
Nel Rapporto 2021 del Clusit sulla Sicurezza ICT, in Italia, nel 2020 l’incremento degli attacchi cyber a livello globale è stato superiore del 12% rispetto all’anno precedente, e lo è stato addirittura del 66% rispetto al 2017.
Ipotizzando una crescita costante degli attacchi, si stima che nel 2024 le perdite, solo per l’Italia, possano essere quantificate in 20-25 miliardi di Euro.
Le aziende, a fronte di tutto questo, hanno incrementato gli investimenti in termini di sicurezza informatica (+4% su base annua) prendendo consapevolezza dei rischi.
Non solo le grandissime aziende: anche imprese di dimensioni minori sono tenute a garantire la sicurezza dei propri dati e di quelli dei propri utenti, dove questi ultimi spesso sono proprio il punto debole attraverso cui i cyber attacchi si materializzano, sfruttando magari la distrazione nell’apertura di un allegato o la non conoscenza delle principali tecniche di hacking.
Di seguito andremo ad analizzare due differenti approcci in termini di sicurezza dei dati aziendali, la cyber security on cloud e quella on premise, evidenziando pregi e difetti di entrambe.
Qual'è la differenza tra le soluzioni cloud e quelle on premise per la sicurezza informatica aziendale
Per soluzione on premise si intende un’infrastruttura tecnologica IT che risiede, anche fisicamente, internamente all’azienda, che la può quindi gestire direttamente.
On premise significa letteralmente “in sede” ed è stato il modello più diffuso almeno fino a un decennio fa.
Presuppone che l’azienda possa disporre di server dedicati nei quali vengono immagazzinati tutti i dati aziendali così come i software utilizzati.
In tema di sicurezza dei dati aziendali questo si traduce in un accesso più immediato e in un monitoraggio più semplice dei dati, a responsabilità diretta dell’azienda che ospita l’infrastruttura.
On cloud significa invece che tutta l’infrastruttura IT è ospitata esternamente all’azienda, teoricamente su server che possono essere situati in qualsiasi luogo del mondo, e via rete internet si può accedere a dati e servizi in qualsiasi momento si desidera.
Un server sul cloud funziona quindi con una tecnologia virtuale e non presuppone la presenza in azienda di risorse IT capaci di gestire le problematiche di ogni giorno, di cui invece si occupa il service provider.
Cloud e cyber security sono due concetti che si sono sviluppati in parallelo. È infatti lo stesso server provider a dover garantire l’azienda che si affida ai suoi servizi in termini di sicurezza dei dati, occupandosene in prima battuta come fornitore del servizio.
I pro e i contro delle soluzioni cloud e on premise per la sicurezza informatica aziendale
Entrambi questi tipi di tecnologie hanno comprensibilmente pro e contro.
Originariamente la gestione on premise era da favorire proprio in termini di sicurezza dei dati, per un loro maggiore e più semplice controllo e accessibilità, oltre che una maggiore semplicità nell’aderire alle compliance normative in termini di sicurezza. Questo vale soprattutto per grosse imprese che gestiscono grandi quantità di dati sensibili, come per esempio grandi banche.
Di contro, gestire la sicurezza totalmente “in casa” comporta altri tipi di problemi.
In primo luogo di costi. Per conservare grandi quantità di dati un approccio on premise presuppone l’acquisto da parte di un’azienda di una costosa infrastruttura, che possa garantire il normale svolgimento di tutti i processi.
Un’infrastruttura fisica, oltre che tecnologica, necessita anche di spazio, elettricità e pure di personale qualificato ad utilizzarla, che si possa occupare di tutta la manutenzione dei
sistemi, anche quella più ordinaria. Un numero di persone che potrebbe essere molto importante. Per una piccola impresa diventa quindi molto difficile sostenere i costi di tutto questo.
Questo genere di problemi non si verifica se ci si affida a sistemi di cyber security on cloud.
Il service provider pensa alla gestione e alla manutenzione di tutta l’infrastruttura da remoto, offrendo al contempo le migliori soluzioni in termini di sicurezza dei dati aziendali ad un costo, economico e di risorse umane, che risulta essere decisamente più contenuto.
Un altro dei vantaggi principali di una tecnologia on cloud è indubbiamente la scalabilità, ovvero la flessibilità nel poter aumentare o diminuire la capacità di calcolo di un’infrastruttura a seconda delle reali necessità dell’azienda in quel momento.
Il cliente trova poi il proprio applicativo già perfettamente configurato all’interno del cloud, risparmiando anche il tempo necessario all’installazione.
È facilmente comprensibile come in ambito on premise, soprattutto in caso di necessità di potenza superiore all’attuale, questo sia molto più complicato ma soprattutto dispendioso, in quanto andrebbe acquistata anche l’infrastruttura fisica oltre che il software che possa migliorare le prestazioni.
Una cyber security on cloud quindi permette al cliente di pagare solo le risorse effettivamente utilizzate. Inoltre, il cloud riduce anche i costi di backup dei dati e facilita il ripristino in caso di emergenza o attacco hacker, per la sua possibilità di spostare i dati stessi all’interno di una rete più estesa fornita dal provider.
Uno degli svantaggi invece riconosciuti al cloud è quello di disporre di applicazioni che, essendo già preconfigurate, possono essere poco adattabili ai sistemi e alle esigenze del singolo utente.
Con un on premise, essendo lo stesso cliente il gestore di tutte l’infrastruttura, ogni modifica è permessa anche se a suo carico.
Cyber security cloud vs on premise: qual'è meglio?
In definitiva, con le tecnologie attuali la scelta di una cyber security on cloud risulta essere la migliore.
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Nel suo Cloud Marketplace si potranno trovare i prodotti migliori adattabili sia ad un modello di business MSP che CSP.
Un Managed Service Provider è un modello di business che prevede che un fornitore esterno, prenda in carico, eroghi e controlli i servizi dedicati al cliente finale, ad un costo fisso, monitorando costantemente l’infrastruttura tecnologica e la rete del cliente.
Nel modello Cloud Service Provider invece vengono vendute delle soluzioni Cloud con formule in abbonamento, che permettono di costruire offerte personalizzate ai propri clienti. Il vantaggio, lato cliente, è che si paga solo in base al reale utilizzo del servizio.
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